Riciclare gli scarti alimentari: una questione giuridica

La componente giuridica della ricerca è di importanza cruciale per i progetti di economia circolare. La realizzazione di prodotti da scarti alimentari deve essere infatti svolta nell’ambito del quadro normativo vigente e alla luce degli standard giuridici imposti a livello nazionale ed europeo.  
Di recente, la normativa in materia di rifiuti è stata innovata dal cosiddetto pacchetto di direttive in tema di economia circolare, che hanno riqualificato l’ambito della gestione dei rifiuti in chiave maggiormente sostenibile e orientata a criteri di economia circolare. Sebbene l’intento del legislatore sovranazionale sia chiaro, non altrettanto immediate sono le ricadute applicative della normativa che regola le possibilità che un rifiuto cessi di essere considerato come tale per essere reintrodotto nel circuito commerciale (la cosiddetta “end of waste”). 
La regolamentazione sul punto risulta invero particolarmente complessa e spesso rilasciata a valutazioni caso per caso da parte di amministrazioni locali che non ricevono linee guida uniformi. 
Per questo, la sperimentazione pratica risulta fondamentale per individuare meccanismi virtuosi che possano essere replicati in scala e che consentano la sistemazione teorica di concetti che sono imprescindibili per realizzare la “società del riciclo” cui mira l’adozione dei principi di economia circolare. 
Essendo in prima linea nello studio delle tematiche di economia circolare ed end of waste, il gruppo di ricercatori giuridici del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali è ingaggiato nell’individuazione delle soluzioni concrete che consentano ai progetti di ricerca interdisciplinari in cui sono coinvolti di poter essere trasferiti dal mondo dell’accademia alla realtà produttiva e industriale. 
In particolare, nel contesto di RICCIcliamo, l’attività di ricerca del team giuridico di studiosi si concentra sugli aspetti di verifica degli standard normativi in vigore per mangimi animali e di approfondimento delle condizioni in base alle quali l’operazione di recupero degli scarti dei ricci di mare possa essere consentita dal punto di vista amministrativo.

Si ringrazia Eduardo Parisi per la realizzazione dell’articolo, Marcello Turconi per revisione e organizzazione editoriale.